HTML and CSS Reference
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Figura 1.1 - WorldWideWeb, il primo browser della storia.
Nel 1994 nacque il W3C e, da quel momento in poi, lo sviluppo di HTML divenne prero-
gativa del World Wide Web Consortium. Nel 1995 il W3C definì la versione 3.0 di HTML,
a cui seguì la versione 3.2 nel 1997. Infine, nel 1998, furono rilasciate le specifiche di
HTML4.
La prima infanzia: da HTML4 a XHTML e ritorno
A quel punto, i membri del W3C decisero di fermare lo sviluppo di HTML, per dare vita a
una versione equivalente del linguaggio basata su XML, ovvero XHTML. Questo progetto
partì con la riformulazione di HTML4 in formato XML, fino alla definizione di XHTML
1.0 nell'anno 2000.
Nel corso del nuovo millennio, il W3C cominciò a lavorare a due nuovi progetti, uno
orientato a estendere XHTML, l'altro finalizzato a definire un nuovo linguaggio non com-
patibile con le versioni precedenti di HTML e XHTML, noto col nome di XHTML2. Que-
st'ultimo progetto è stato dichiarato ufficialmente fallito alla fine del 2010, in favore di un
approccio meno rigido. La sintassi di HTML5 segue infatti regole più flessibili rispetto a
XHTML, dal momento che il formato XML rappresenta un'opzione non più obbligatoria.
In altre parole, le specifiche di HTML5 non obbligano più a utilizzare una sintassi basata
su XML, come invece avviene nel caso di XHTML.
Quando creiamo un documento o una pagina in HTML5, possiamo considerare due sin-
tassi: HTML oppure XHTML. La sintassi HTML è più flessibile e questo la rende compa-
tibile anche con i browser più obsoleti. La sintassi XHTML è più rigida, dato che obbliga
a una formattazione dei contenuti secondo le regole di XML.
Se un documento viene trasmesso con un MIME type HTML come text/html, nei bro-
wser esso viene processato secondo la sintassi HTML. Se un documento viene trasmesso,
invece, con un MIME type XML come application/xhtml+xml, nei browser viene trattato
come un documento XML a tutti gli effetti, con tutti i limiti del caso.
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