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Esempio 6.2
@font-face
{
font-family: MyFont;
src: url(myfont.ttf) format('truetype');
}
h1 { font-family: MyFont, Arial, Helvetica, sans serif; }
La sintassi per l'incorporamento di un font mostrata nell'esempio 6.2 è molto semplice: at-
traverso font-family si assegna un nome alla famiglia di caratteri mentre con src si
specifica il percorso del file contenente il font vero e proprio e il relativo formato.
Poiché oggi non tutti i browser supportano tutti i formati, è opportuno fornire diverse
alternative nella dichiarazione di @font-face , eventualmente comprendendo EOT per
garantire la compatibilità anche con le vecchie versioni di Internet Explorer. L'esempio 6.3
mostra appunto come, per lo stesso font, sia possibile indicare il collegamento ai sorgenti
in diversi formati, per assicurare la maggior compatibilità possibile con i diversi dispositi-
vi.
Esempio 6.3
@font-face
{
font-family: 'MyFont';
src: url('myfont.eot');
src: url('myfont.eot?iefix') format('eot'),
url('myfont.woff') format('woff'),
url('myfont.ttf') format('truetype'),
url('myfont.svg#myfont') format('svg');
}
Nell'esempio 6.3 la prima dichiarazione url('myfont.eot') è usata per le vecchie
versioni di Internet Explorer, così come l'indirizzo contenente il punto di domanda (“ my-
font.eot?iefix ”) che, non venendo riconosciuto come valido, impedisce a IE di in-
terpretare le linee successive. Il formato SVG viene utilizzato invece per compatibilità con
le prime versioni di iOS (iPhone e iPad) e TTF è indicato per alcune versioni di browser
 
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